Gli operatori sociali nel nuovo welfare: tra discrezionalità e responsabilità
In: Biblioteca di testi e studi 1041
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In: Autonomie locali e servizi sociali, Band 36, Heft 3, S. 541-551
In: Autonomie locali e servizi sociali, Band 36, Heft 3, S. 541-551
In: Autonomie locali e servizi sociali, Band 34, Heft 2, S. 185-197
In: Autonomie locali e servizi sociali, Band 34, Heft 2, S. 185-197
In: Autonomie locali e servizi sociali, Band 34, Heft 2, S. 185-197
In: Sociologia del lavoro, Heft 154, S. 163-182
In: Sociologia e politiche sociali, Heft 2, S. 141-160
ISSN: 1972-5116
In: Journal für Entwicklungspolitik, Band 33, Heft 2, S. 85-111
ISSN: 2414-3197
In: Rivista trimestrale di scienza dell'amministrazione: analisi delle istituzioni e delle politiche pubbliche, Heft 2, S. 145-160
ISSN: 1972-4942
La riorganizzazione del Welfare ha visto una redistribuzione di funzioni, compiti e spazi di autonomia decisionale tra livelli istituzionali, organizzazioni ed attori. In Italia, questi processi hanno interessato sia il versante della programmazione delle politiche, sia quello della loro effettiva realizzazione. La combinazione tra le indicazioni normative e le specificitŕ regionali e locali hanno dato vita ad un sistema di Welfare territorialmente diversificato. L'assunzione del principio di sussidiarietŕ e di una prospettiva di governance porta con sé dilemmi irrisolti, che definiscono esiti differenziati, anche potenzialmente divergenti. Sono numerosi ed interessanti gli interrogativi che sorgono intorno alla possibilitŕ di bilanciare i principi di autonomia ed equitŕ e di contenere gli "spazi" di una discrezionalitŕ che si po- trebbe definire "istituzionale". Il rischio č di sancire dal punto di vista istituzionale squilibri subnazionali e diseguaglianze fra i cittadini. Nell'area delle politiche sociali, dove l'esigibilitŕ dei diritti appare, per molti versi, ridotta, si combina una spesso rilevante discrezionalitŕ "operativa", affidata agli attori preposti alla complessa fase dell'implementazione. In un quadro normativo dai tratti incerti ed indefiniti, sostenuto da risorse spesso contenute, si intrecciano competenze, organizzazioni e professionalitŕ, nell'affrontare bisogni complessi ed in rapida trasformazione. In un mutevole bilanciamento tra specificitŕ ed equitŕ delle prestazioni, flessibilitŕ e garanzia dei servizi, diritti, eccezioni ed emergenze.
Based on more than 30 case studies in eight different countries, this book explores the governance dynamics of local social innovations in the field of poverty reduction. The diverse team of contributors reflects on the trajectory of social innovation in European governance. They illustrate how different governance dynamics and welfare mixes enable or hinder poverty reduction strategies and analyse how such dynamics involve a diversity of actors, instruments and resources at different spatial scales. The contributions are based on research motivated by the standstill in the fight against poverty in Europe and the anxiety that conventional macro-social policies are insufficient to deal with the current challenges